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Energia condivisa, benessere moltiplicato: l’estate si fa smart
2 Luglio 2025Tra obiettivi di decarbonizzazione e una burocrazia che fatica a stare al passo, le CER – Comunità Energetiche Rinnovabili – tornano protagoniste grazie a un doppio intervento normativo che prova a rilanciarne lo sviluppo. Sul piatto? Più finanziamenti, più soggetti ammessi e (forse) meno ostacoli. Ma il tempo stringe.
L’energia condivisa piace, ma decolla piano
Le CER sono una leva strategica per la transizione energetica. Grazie a due strumenti – le tariffe incentivanti per l’energia condivisa e i contributi a fondo perduto del PNRR – è possibile finanziare impianti locali che producono energia rinnovabile a beneficio di più soggetti.
Il problema? Al momento, i numeri sono lontani dai target. Su 1,73 GW previsti dal PNRR, a maggio 2025 risultano richiesti solo 420 MW. I contributi? Stanziati 2,2 miliardi di euro, ma la scadenza è fissata al 30 novembre 2025.
Le novità: più Comuni, più contributi, più tempo
Il MASE ha risposto alle criticità con un nuovo decreto (in attesa di pubblicazione in Gazzetta) che riscrive le regole di accesso ai contributi PNRR:
- Più Comuni ammessi: si passa da una soglia di 5.000 a 50.000 abitanti, coinvolgendo oltre 7.700 Comuni italiani.
- Anticipi più generosi: dal 10% si sale al 30% del contributo anticipabile, per aiutare i progetti a partire.
- Scadenze più flessibili: per ottenere il contributo, basta avviare i lavori entro giugno 2026, ma si potrà entrare in esercizio anche entro dicembre 2027.
In pratica: più risorse subito, più tempo per costruire e meno penalizzazioni per chi somma contributo e tariffa.
Chi può partecipare? La platea si allarga
Il Decreto Bollette di marzo 2025 ha ampliato chi può entrare in una CER. Oltre a persone fisiche, PMI, enti pubblici e del Terzo Settore, ora sono ammessi anche:
- ASP (aziende pubbliche di servizi alla persona),
- Consorzi di bonifica,
- Enti per l’edilizia pubblica,
- Associazioni ambientaliste riconosciute.
Inoltre, i soci e i membri della CER non devono più essere per forza nello stesso Comune degli impianti. Un’apertura verso configurazioni più flessibili e multi-territoriali.
Ma i nodi non sono sciolti
Nonostante i segnali positivi, i limiti restano. Per accedere ai contributi entro il 30 novembre 2025 serve avere già:
- preventivo di connessione accettato;
- autorizzazioni ottenute.
Il tempo per completare questi passaggi non è molto!
La direzione è giusta. Ora serve accelerare
Con questi aggiornamenti, il quadro normativo si fa più inclusivo e orientato allo sviluppo. Ma se vogliamo che le CER diventino davvero il motore dell’autoconsumo collettivo in Italia, il momento è adesso. Per cogliere davvero le opportunità offerte dal nuovo corso del PNRR, serve correre — e farlo con il partner giusto. 9REN è pronta ad affiancare imprese, enti e territori in ogni fase del percorso: dall’analisi di fattibilità alla progettazione, dalla gestione dei contributi alla realizzazione degli impianti. Con competenze tecniche e visione strategica, acceleriamo l’accesso agli incentivi e trasformiamo la complessità normativa in energia condivisa e vantaggi concreti.
Con più strumenti e meno vincoli, le CER possono diventare un pilastro concreto della transizione energetica.